Sono tantissimi gli sportivi e i tifosi che acquistano maglie da calcio online, e non manca la scelta per chi vuole ricevere la maglia ufficiale della propria squadra del cuore direttamente a casa. Lui aveva le sue regole e ha voluto dare una lezione a chi aveva sgarrato, perché a Milano avevamo tutti qualche conto in sospeso in Salvador; solo pochi erano a posto. La crisi investì anche gli organi periferici quando la FIGC si accorse che erano ancora attivi troppi Comitati Locali che organizzavano solo 3 o 4 gironi tra Juniores e Allievi provinciali ed erano ancora staccati da quelli che organizzavano la Terza Categoria. Terza Categoria e del Settore Giovanile a livello provinciale delle categorie giovanili dai primi calci e pulcini agli allievi provinciali anche per il calcio femminile e calcio a 5 secondo i limiti di età preesistenti. La Riforma Zauli portò all’istituzione, in tutte quelle regioni che non li avevano ancora creati, i campionati giovanili su base regionale obbligando le società iscritte alla Lega Professionisti, alla Semipro e al massimo livello regionale a iscrivere la squadra Juniores e gli Allievi ovvero la ex squadra Ragazzi. Altro importante cambiamento introdotto con la Riforma Zauli fu la creazione della figura del giudice sportivo affidando al rappresentante dell’A.I.A., già presente dal 1928 in ogni ente Regionale e Provinciale, la funzione che in passato era stata sempre svolta collegialmente riunendo il lunedì o il martedì tutti i componenti che dirigevano i Direttori e le Leghe.
Non era un unico ente a gestire la Terza Categoria e i campionati giovanili, ma due organismi distinti, con due presidenti, segretari e membri, sebbene molto spesso occupassero gli stessi locali e condividessero la stessa macchina per stampare i comunicati ciclostilati redatti settimanalmente in due edizioni distinte. 100 anni Comitato Regionale Lazio 1909-2009 di Roberto Avantaggiato e Rolando Mignini edito dal Comitato Regionale Lazio FIGC-Lega Nazionale Dilettanti – Roma, settembre 2009. Ripercorre i 100 anni di calcio giocato nel Lazio in un unico volume. Il colore ufficiale della nazionale di calcio dell’Italia, in tutte le rappresentative maschili e femminili, è l’azzurro; nello specifico nella gradazione denominata blu Savoia, avente saturazione cromatica compresa fra il blu pavone e il pervinca, più chiaro del blu pavone. Lega Nazionale Dilettanti, comunicato ufficiale n. Juniores, a causa dell’abbassamento del limite di età dovuto al passaggio della maturità dai 21 ai 18 anni, dal 1977 fu spostata di competenza togliendola al Settore Giovanile assegnandola alla Lega Nazionale Dilettanti quale campionato equiparato alla Terza Categoria. 1959/2009 FIGC Lega Nazionale Dilettanti 50 anni giocati bene. Per alcune regioni questi problemi furono superati solo dopo il 1959 quando, con la nascita della Lega Nazionale Dilettanti, le società furono assegnate d’ufficio ai neocostituiti Comitati Provinciali e Locali della LND.
Sviluppatosi negli anni ’50 con la nascita dei NAGC (Nucleo Addestramento Giovani Calciatori) (per i ragazzi dai 10 ai 14 anni) e inaugurati i campionati regionali Juniores e Ragazzi staccandoli dalla gestione diretta delle Leghe che già gestivano le prime squadre, maglia juventus personalizzata la Lega Giovanile si era modernizzata con la costruzione di molti impianti sportivi destinati soltanto all’attività giovanile. Con la fine della gestione commissariale Zauli della FIGC e la nascita della Lega Nazionale Dilettanti ogni giocatore che intende tesserarsi per partecipare ai campionati regionali e provinciali deve firmare la dichiarazione quale giocatore «dilettante». Come già fatto la stagione precedente le vincenti i campionati della Sezione Propaganda disputarono i titoli regionali di 1ª e 2ª Categoria mentre i Ragazzi vincenti il campionato provinciale disputarono le finali delle Leghe Regionali ed in seguito furono avviati dalla FIGC a giocare le finali per il titolo nazionale. Nazionale G. V. Pa. Quando a Ottorino Barassi eletto quale presidente nel 1946 si prospettarono le nuove cifre del bilancio di fine stagione 1945-46 una cosa saltò subito evidente: i problemi del passato non erano stati risolti ma soprattutto i giovani erano fuggiti verso i campionati federali lasciando nella S.P. A fine stagione 1959-1960 arriva l’accordo con C.S.I.
L’accordo permetteva a tutte le tre federazioni sportive un interscambio di società e giocatori: le società pagavano le tasse di affiliazione e registrazione dei cartellini dei giocatori alla propria organizzazione e le società potevano decidere in quale campionato iscriversi passando da una all’altra federazione. Il vincolo dei giocatori rimaneva annuale. La riorganizzazione della Sezione Propaganda fu cosa più lenta, i loro campionati in passato erano sempre partiti con 2 mesi di ritardo ed in ogni caso le forze assorbite dalla FIGC furono tali che molti dei protagonisti degli anni ante guerra fecero disputare i campionati di 1ª e 2ª Categoria alle proprie squadre riserve. Dopo il boom economico nel 1973 arrivò una necessaria pausa di riflessione dettata soprattutto dalla necessità di ridurre il costo del petrolio. Per la prima stagione (1960-61) queste squadre vennero inserite in gironi omogenei (uno o più gironi etichettati «C.S.I.» oppure «U.I.S.P.») solo nei Comitati dove questo era possibile farlo e contribuì al notevole aumento delle iscrizioni derivato dal boom economico. I Comitati Regionali, con la trasformazione dei campionati di Seconda Divisione a Terza Categoria passarono definitivamente la competenza di questo campionato ai Comitati Provinciali e Locali FIGC che vennero costituiti se ancora operanti soltanto a livello della ex Lega Giovanile.