I fiumi Rodano e Saona, che attraversano la città di Lione e alla fine convergono, sono rappresentati sulla maglia della squadra di calcio dalle due strisce, rossa e blu, che sfumano man mano che scendono. In uno stadio Marcantonio Bentegodi gremito da quindicimila spettatori, a prevalere sono i gialloblù. Il 6 marzo 1994 si svolge una gara molto importante per il campionato: allo stadio «Bentegodi», di fronte a tredicimila spettatori, la compagine gialloblù si impone sul blasonato Bologna e ottiene la testa della classifica. Il 10 dicembre 1994 è il giorno del primo derby di Verona della storia con l’Hellas Verona: la gara, svoltasi di fronte a trentamila spettatori, termina per 1-1 con la rete clivense siglata, di testa, da Riccardo Gori. La matematica certezza della promozione in serie A viene ottenuta il 3 giugno 2001, quando il Chievo, di fronte a circa tredicimila spettatori presenti al «Bentegodi», sconfigge per 2-0 la Salernitana, e ottiene il terzo posto definitivo. Il 10 giugno 2014, dopo ventidue anni di presidenza, Cellino cede la totalità delle azioni del club alla Fluorsid Group dell’imprenditore milanese Tommaso Giulini, il quale diventa il nuovo proprietario della squadra.
Nel mercato di riparazione arriva il difensore della Sierra Leone Kewullay Conteh e torna in prestito fino a giugno Zamboni, che aveva incontrato difficoltà di ambientamento tanto a Torino quanto a Napoli. Tuttavia, i diversi innesti in squadra come l’attaccante Cerbone, Fiore (in prestito dal Parma), Lanna, Giusti e Marazzina, consentono al club di disputare un campionato oltre le aspettative, ritrovandosi persino tra le pretendenti alla promozione in Serie A. A lasciare invece i clivensi in estate sono, tra gli altri, Gentilini e Antonioli, che erano stati tra i protagonisti della salita nella serie cadetta. A fine stagione la squadra riesce a sconfiggere per 2-0 un Verona lanciato verso la promozione. Nella stagione 1988-89 è Gianni Bui, ex centravanti di serie A, a sedere sulla panchina dei clivensi. Vi sono collocati inoltre alcuni pregevoli dipinti di De Simone e Mangionello , un armadio ligneo eseguito nel 1913 dai fratelli Micolano in cui è conservata la statua settecentesca in cartapesta dell’Addolorata, opera della locale Scuola d’Arte e Mestieri fondata da Egidio Lanoce, ed ai suoi piedi è conservato il corpo del Cristo morto che però, a causa delle dimensioni ridotte, non viene portato durante la processione dei misteri.
È setosa, ricca di sfumature, ha lo stemma della squadra al centro del petto e profuma di calcio delle origini. Nel triennio in Serie C2 è stato fondamentale per la squadra l’apporto, in termine di reti, della coppia d’attacco Fiorio-Folli. Nell’ottima stagione, chiusa al primo posto, risulta fondamentale ancora una volta l’apporto del centravanti Riccardo Gori, ma anche quello di altri giocatori come Michele Cossato, Mauro Antonioli, Rolando Maran, Walter Curti, Maurizio D’Angelo e dello stesso Gentilini. I gialloblù chiudono il campionato al settimo posto, e il centravanti clivense Riccardo Gori vince la classifica marcatori con 13 realizzazioni. Successivamente perde il primo posto, ma lo riottiene a tre gare dal termine. A tre giornate dal termine c’è lo scontro decisivo in casa con il Brescia, anch’esso alla ricerca di punti per non retrocedere, in cui il Chievo si impone per 2-0, risalendo in classifica. Tuttavia la successiva sconfitta a Bologna rende l’ultima gara di campionato tra Chievo e Avellino un vero e proprio spareggio per non retrocedere, in quanto anche i campani devono vincere per mantenere il campionato cadetto. Nel campionato di Seconda Divisione 1927-1928 i granata vinsero il proprio girone eliminatorio conquistando l’accesso al girone finale utile alla promozione in Prima Divisione.
Nel 2009-2010, proprio nel massimo campionato dilettantistico, la squadra mamertina riesce addirittura a battere società blasonate come Trapani, Avellino e Messina. Associazioni Calcio Riunite Messina 2019-20 · Nel settembre 1994 i clivensi incontrano per la prima volta nella loro storia una delle big del calcio italiano, la Juventus, in occasione del secondo turno di Coppa Italia: dopo lo 0-0 di Torino, i gialloblù cedono 3-1 in casa, e vengono eliminati dalla competizione dalla «Vecchia Signora». Nel 1998, come parte delle cerimonie di apertura della Coppa del Mondo 1998 è stata scelta tra Europa e Sud America la top undici del XX secolo da 250 giornalisti internazionali di calcio. Europa 1968 che consentì agli Azzurri l’accesso alla fase finale del torneo, da disputare in casa. Non ottiene la promozione nella fase finale. 1950-51 – 14º nel girone O di Promozione. 1983-84 – 3º nel girone A di Promozione Piemontese. Il campionato dei gialloblù si conclude in testa alla classifica, ottenendo la promozione in Serie C1. Dopo un inizio molto stentato, in cui la squadra si trova in zona play-out, il Chievo inizia progressivamente a risalire la classifica, suscitando un numero sempre maggiore di appassionati ad accorrere allo stadio.
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